A summer gallery with Sadia

McCurry a Siena ha concesso una bella conferenza stampa, raccontando i motivi che l’hanno portato a Siena e rispondendo a molte domande di giornalisti e pubblico. Talvolta con la gentilezza dei grandi fotografi che davanti a domande piuttosto banali come “analogico o digitale?” la riposta è stata ragionevole e serena: “qualsiasi cosa purchè le foto siano belle”.

Ha poi nuovamente raccontato della ragazza afgana, citando il documentario (presente a Siena) dove si narra il suo viaggio per ritrovarla e raccontando del fondo creato per aiutare ragazze sfortunate come lei.

Ha poi detto che ha un ottimo rapporto sinergico con Siena, la Toscana e gli enti con cui ha organizzato questa mostra e con i quali intende, in futuro, organizzare nuove mostre.

La conferenza è finita con una sopresa gradita, la visita in anteprima alla mostra, nei sotterranei del Duomo di Siena. Avevo già visto la mostra a Roma, dove l’allestimento a igloo di plexiglas era risultata, a mio giudizio, un po’ pesante e invadente.
Questa volta invece, complice la splendida location, l’allestimento mi è piaciuto molto, intenso, profondo, mistico. Buio al punto giusto per esaltare i colori delle foto, ben illuminate. Le strutture su cui le foto sono montate sono molto discrete lasciando l’occhio concentrato sulle opere. Complimenti all’organizzazione.

“Oh, I can just fix that in Photoshop® after the Shoot.” Have you ever heard a photographer say that, or thought that yourself? Yes, Photoshop® is an amazing program that can fix almost anything, but the time it takes to do so is often longer than just fixing it on set. Worse than the time it takes, what if it is something that you just can’t fix? Having to tell your client that you need to re-shoot something when you could have easily fixed it on set could be an expensive mistake to make. When shooting food, many solutions to retouching problems will costs less than $5. Here are a few of my favorite items that will save you time and money on post-production. Continue here

Il festival Cortona on the Move ha un bellissimo approccio, che condivido in pieno. Affianca grandi artsti nella sezione “Interantional” a giovani fotografi nella sezione “OFF” selezionati con un bando gratuiti e stampando loro le foto a spese dell’organizzazione, è lo stesso metodo che adottiamo noi a Digiarte: zero spese per l’artista e massima diffusione dell’arte, complimenti.

Se sei una giovane azienda del sud (Puglia, Calabria, Campania, Sicilia) con meno di sei anni di età e operi nell’ambito dell’innovazione tecnologica, questo bando per le Start Up fa per te, è stato indetto dal MIUR.

Un po’ in stile con il mio progetto “Overdressed” vorrei segnalare questa bella gallery di Gabriele Galimberti denominata “Toy Stories”